La Corona d'oro, & il Laccio sono segno, che per sorte ad alcuno tocca la felicità, ad altri l'infortunio, & il discorrere se la Sorte sia, ò, che cosa sia è opra da trattare in altra occasione, basta solo, che noi Sorte dimandiamo i rari avvenimenti delle cose, che sono fuor dell'intention dell'agente. Il che fù espresso benissimo conforme à questa Figura, in que' quattro versi tradotti d'Ausonio, che dicono:
Thesauro invento, qui limina mortis inibat,
Liquit ovans laqueum, quo periturus erat.
At, qui, quod terrae abdiderat, non repperit aurum,
Quem laqueum invenit, nexuit, & periit.
SORTE.
GIOVANETTA cieca, ma di fresca età, alla quale soffiando da una banda il vento, mostri di gonfiar la veste, & porti nel grembo alcune gioie, & ornamenti di nobiltà.
Poca distintione si dà frà la Sorte, & la Fortuna; & però l'una, & l'altra si dipinge cieca, perche non seguitano il merito de gli huomini, anzi quasi naturalmente ambedue attendono à favorire il merito di minor prezzo; però diciamo, che l'età fresca, & giovanile suol esser madre di pochi meriti.
I venti, che gonfiano la veste, dimostrano, che la Sorte viene aiutata dalle parole, & dal favore de gli huomini efficaci, overo dall'aura popolare, & porta il grembo pieno di gemme, perche la Sorte si essercita in far abondare gl'huomini de' beni non aspettati, & si dice tal hora Sorte ancora il successo de gli avvertimenti cattivi.
SOTTILITÀ.
LA Sottilità hà somiglianza con la Prudenza perché, come il prudente penetra tutte le cose, così anco la Sottilità nel corpo de' beati penetra tutti gli spatij.
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