Però gli Egittij dipingevano nel detto modo il Leone per la vendetta.
VENDETTA.
DONNA, armata, con una Fiamma di foco sopra all'Elmo, haverà mozza la sinistra mano, & tenendo gli occhi fissi al tronco del braccio dimostri, con l'aspetto turbato, maninconia, & rabbia; dall'altra mano terrà il Pugnale in atto di voler ferire, sarà vestita di rosso, & à canto haverà un Corvo con uno Scorpione in bocca, il quale punga con la punta della coda il Corvo nel collo.
L'Armatura, dimostra, il valore, & la fortezza del corpo esser necessario alla vendetta de' danni ricevuti.
Il Fuoco, è indicio del moto, & del fervore del sangue intorno al core, per ira, & per appetito di vendetta, à, che corrisponde l'aspetto turbato.
Et guarda il tronco del braccio, perche non è cosa alcuna, che inanimi maggiormente alla Vendetta, che la memoria fresca de' danni ricevuti.
Et però è dimostrata co'l Corvo, punto dallo Scorpione, dal, che l'Alciato tira un suo Emblema dicendo:
Raptabat volucres captum pede Cornus in aurasScorpion, audaci præmia porta gulae
Ast ille infuso sensim per membra veneno,
Raptorem in Stygias compulit ultor aquas.
O risu res digna, aliis qui fata parabatIpse perit, propriis succubuitque dolis.
VERITÀ.
DONNA, risplendente, & di nobile aspetto, vestita di color bianco, pomposamente, con la chioma d'oro, nella destra mano tenendo uno specchio ornato di gioie, nell'altra una Bilancia d'oro.
La conformità, overo egualità, che hanno le cose intelligibili con l'intelletto, si dimanda da' Filosofi con questo nome di Verità, & perche quel, che è vero è buono, & il buono è privo di macchia, & di lordura, però si veste di bianco la Verità, aggiungendosi, che ella è simile alla luce, & la bugia alle tenebre.
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