Et perche Christo Signor Nostro si dimanda nelle Sacre Lettere Sole di Giustitia, intendendo quella Giustitia universalissima, che abbraccia tutte le Virtù, però si può dire, che chi porta esso nel core hà il primo, & principal ornamento della Virtù vera, & perfetta.
VIRTÙ
Insuperabile.
DONNA, coperta di bella armatura, nella destra mano terrà l'Asta, & nel braccio sinistro lo Scudo, dentro al quale sarà dipinto un Elce, per cimiero porterà una Pianta d'Alloro minacciata, ma non percossa dal fulmine, con un motto, che dice: Nec sorte, nec fato.
La Virtù, come guerriera, che di continovo co'l Vitio suo inimico combatte, si dipinge armata, & co'l Fulmine, il quale come Plinio racconta, non può con tutta la sua violenza offendere il Lauro, come la virtù non può essere offesa da qual si voglia accidente disordinato.
L'Elce ch'è dipinto dentro allo Scudo altro non significa, che virtù ferma, & costante. Questo è Albero solo fruttifero, & in quanto alle radici profondo; hà i rami, & le foglie ampie, verdeggianti, & quanto più vien reciso, tanto più germoglia, & prende maggior vigore, anzi quanto più è scosso, & travagliato, tanto più cresce, & con maggior ampiezza spande i rami, però si assomiglia alla Virtù, la quale nelle tribolationi, & ne' travagli principalmente si scopre.
Gli si può dipingere à canto ancora un Istrice, il quale non fà altro preparamento per difender la vita sua, che di ritirarsi in se medesimo, & difendersi con se stesso, come la Virtù da se stessa si difende, & in se medesima confida per superare agevolmente ogni incontro di sinistro accidente.
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