Concludete che per mantenimento dell'ordine perfetto trà le parti del Mondo bisogna dire, che le mobili siano mobili solo circolarmente, e con le ragioni dette rampognate il vostro Simplicio, il quale difende il moto retto de gli elementi con la sperienza delle lor parti.
9. Nella nona parte dite che la Terra non sia centro dell'Universo, e perciò riprendete Aristotile di petition di principio, perche l'habbia supposta per tale, il che (dite) era in quistione, e dovea provarsi. Vi stendete poi à sferzarlo ben bene, con dire che non sappia formar sillogismi, se bene ne hà date regole, e scrittine volumi, ma che à guisa di chi fa gli organi ne sà però sonargli, ne chi sà la poetica è però felice in far versi, e come che tali possegano tutti i precetti del Vinci e non sappiano dipingere un scabbello; e che le dimostrationi siano proprie di Matematici, non di logici.
10. Aggiungete (per decima) che l'argomento di Aristotile sia manchevole per un altra via, cioè, che, mentre egli dice, se il fuoco per linea retta si move verso la circonferenza del Mondo, dunque la terra, movendosi di moto contrario, va verso il centro del Mondo; perche (arguite voi) da qualsivoglia punto signato entro la circonferenza detta si può il fuoco mover verso di essa; e per l'opposito dalla circonferenza al punto, & allora non anderà dalla circonferenza al centro: anzi che il fuoco da mille e mille parti per ogni linea tende verso la circonferenza; dir dunque che venga dal centro del Mondo, ò che per opposito, colà vada la terra, non conclude altrimenti, se non supposto che le linee del fuoco, prolongate, passino per il centro del Mondo; e così si suppone quel che deve provarsi, cioè che il centro della terra sia in mezo del Mondo, il che è in quistione; anzi (soggiongete) il Sole è in mezo del Mondo, non già la terra; & in questo modo ancora dichiarate il paralogismo di Aristotile.
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