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      La superfluità dell'humido, repugnante alla solidezza e consistenza, à proportione da temperato terreo secco coll'aiuto del calore si asciuga e si agiusta. Il caldo inordinato da freddo aqueo si riduce à dovuta temperie, e l'agilità aerea di semplice naturalezza prende indifferenza per il moto animale. Or il fumo fatto denso, temperato, mobile indifferente, non è più fumo, hà persa la sua forma, & in questa maniera dal suo distruggersi si è generata la natura de' moscioni, altrimenti restando egli incorrotto, i moscioni non havrebbon ricevuto l'esser vitale & eccovi l'opposition privativa, dico del non esser fumo, e dell'esser moscioni. A questa tal generatione concorrono immediatamente gli elementi con le loro qualità operatrici, sopponendo però se stessi, ò più tosto le lor materie, per fondamento sustantiale, sì al fumo predetto, che è misto, come à i moscioni, che di quello si generano. L'agente però principale è il Cielo, con i suoi instromenti communi ad ogni generatione. Et eccovi dichiarati in universale questi contrarij.
      5. La quinta instanza ricerca per risposta il medesimo fondamento, che la quarta precedente; ma per darle formalità compita, deve ricorrersi alle conditioni particolari delle forme proprie e de semi specialmente. Queste forme, dunque, trahendo virtù dalle cagioni effettive onde derivano, à quelle si assomigliano, e secondo il vigore di quelle formano, e quasi (per così dire) sigillano ò imprimono la preiacente materia più, ò meno tenacemente. Come il pesco non solo dalla terra, ma più prossimamente dal suo seme, riceve la natural perfettione; così il fico, il cavallo, il cervo: talche la terra vicina, ove le piante nascono e si nutriscono, non è la lor materia prossima, quella dico di cui devono esser ammassate ò composte, quella dalla quale sortiscono diversi temperamenti, onde sono più e meno duraci; ma essa terra è solo ricettacolo, ministra, del nascere e del nutrirsi, come l'utero negli animali, e perciò, benche gli ulivi, & i fichi siano piantati nell'istessa terra, a i medesimi freddi e caldi, venti, pioggie &c., hanno diversa varietà dalla propria semenza, non gia dal luogo, come voi supponete.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





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