7. La settima parte non è realmente obiettione alcuna, ma un semplice ritrattarsi di quel che havete detto di sopra. Deh, Signor Galileo, come poco fa non sapevi in qual guisa i contrarij concorrano alla generatione, ne se si trovino in natura; ma dicevi che si faccino generationi sustantiali solo per apparenza, & ora in un tratto queste generationi e questi contrarij cortesemente ammettete? Dove è la stabilità delle vostre positioni? ove l'immutabilità e sodezza della vostra dottrina? sete voi contrario e ripugnante a voi stesso? Ma veniamo all'altra parte. Dite, che i Cieli sarebbono corruttibili, perche hanno per contrari i corpi corruttibili, alterabili, &c. Dove (per vita vostra) avete trovato, ò conosciuto mai che il corruttibile, e l'incorruttibile, l'alterabile e l'inalterabile &c., siano contrarij, anzi contrarijssimi? sarà forse Iddio sommo benefattore universale e total bene dell'Universo, essendo incorruttibile, impassibile, & inalterabile, contrarijssimo a noi? Sarà l'anima nostra immortale nemica al proprio corpo, a cui dà e conserva la vita e l'essere? l'intelligenze avranno contrarietà con i corpi, che muovono? la materia con le forme? Vi dà tanto travaglio un termine con quella dizzioncella In, che ovunque ella si apponga, ivi vi sforzi a poner contrarietà? Eh che importa solo diversità che appena inferiscono contradizzione, come corruttibile, non corruttibile, &c. E secondo il vostro intendere, per questa cagione in tutti i simili a i predetti sarebbe vera contrarietà, onde il colore sarebbe contrario all'odore, ò al suono, perche quello è visibile, & invisibili questi.
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Signor Galileo Cieli Iddio Universo
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