Pagina (69/230)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      il raro, e denso, non sarebbe per questo corruttibile; non essendo per se stesse queste passioni operative, ma sole quantità; come hò ancor detto. Ben sì che il grave, e leve producono immediatamente il moto retto all'ingiù, & all'insù, e per lo più il grave è col denso ne i corpi elementari, il leve ne gli medesimi col raro; ma ciò diviene dalla virtù supposta, e ricevuta nella quantità predetta, onde le virtù attive più, ò manco s'imprimono. Alcune cose però sono più dense, e men gravi, come è manifesto del piombo, e del ferro. Dal che anco appare, che dalla densità non dipende come effetto proprio la gravità, ne dalla rarità, la leggerezza; altrimenti sarebbono invariabili.
      11. La undecima obiettione, essendo altrove stata indotta e soluta, havrebbe qui inutile repetitione.
      12. La comparatione che pretendete fra il discorso d'Aristotile & il vostro; io la faccio in un tratto ragionevolmente a favor di Aristotile. Egli per mezo di moti investiga la natura de corpi mobili, ne meglio può farsi; gia che le cagioni remote da i nostri sensi, & incognite, da gli effetti propinqui e conosciuti devono investigarsi: così fa il saggio Medico; l'esperto Nocchiero, e gli altri che regolatamente procedono. Voi dite cose non conosciute dal senso, non capite dalla ragione, non conformi all'esperienze e non concordi al vero. La confusione, che credete levar da gli elementi col privargli dal moto retto (comunque gli convenga, ò alle parti, o al tutto), la ponete nell'ordine essentiale del Mondo, perche quelle confusioni elementari sono vie alle mistioni, alle generationi, & a tutte le mutabilità, che nella diversità del Mondo sullunare si richiedono, come ho anco detto altre volte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





Aristotile Aristotile Medico Nocchiero Mondo Mondo