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      Ma gli Peripatetici, con ragionevole avedimento, se ben pongono solidissimo, e densissimo il Cielo, e, vicino à lui, raro e dissipabile il fuoco, gli fanno essenti di contrarietà, e di pugna, ponendo quello incorruttibile, amico, e conservator di questo, e questo dependente e beneficiato da quello, onde alle lor positioni non seguono contradittioni, ò ripugnanze, come alle vostre. Questo è il modo infallibile di filosofar senza errore, dalle cose inferiori alle supreme, col passaggio del mezo, dall'elementari alle celesti: dalle più note all'incognite: non per salto, & a capriccio. Voi ponete i Cieli corruttibili più de gli elementi, e dall'altro canto le conditioni di scambievole corruttibilità gli levate.
      4. Che nella Luna siano apparenti distintioni di parti à guisa della nostra terra e dell'acqua, non ha dubbio alcuno, stando massime nella pura similitudine, cioè, che alcune parti appariscano più oscure, altre più chiare; come più oscura si mostra l'acqua, per il suo profondo diafano, di quel che faccia la terra, per la sua superficie solida, mentre siano illuminate ugualmente: non però che le parti della Luna habbino convenienza totale con quelle della terra e dell'acqua, sì che non deve ponersi così densissima la Luna senza distintione come voi fate; conciosiache l'esser penetrato più o meno un corpo da i raggi luminosi, diviene dall'esser più raro, ò denso, come è noto à ciascuno, e singolarmente ove è qualche conditione di opaco, come si vede nelle nubi, & altrove,
      5. La quinta convenienza è da concedervisi totalmente, già che non porta seco difficoltà, come ne anco dottrina nova.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





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