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      Conseguente a ciò, vi risponderei delle rugiade e de' fiumi. Delle differenze de gli animali hò detto quanto à questo proposito mi è parso à bastanza. Che nella Luna non sia accidente alcuno, che si confaccia con i nostri, che si ricercherebbono per produr effetti simili, secondo le vostre precedenti asserzioni sarebbe falsissimo, essendo ivi (pur secondo voi) l'attutidine alle generationi, e corruttioni, che sono capo, e radice legitima de gli altri effetti conseguenti, come hò mostrato di sopra; quantunque alla vostra intelligenza forse non parrà inconveniente, ne ripugnante dar cagioni otiose, inutili e totalmente da niente nell'ordine divino dell'Universo.
     
     
      Argomenti per il moto della Terra e solutioni.
     
      ESERCITATIONE SESTA.
     
      Nel principio del vostro secondo Dialogo, doppo haver detto, & esagerato molto, & in molte maniere, più con invettive che con ragioni, contra la dottrina e più contro i seguaci di Aristotile, toccate un punto da non trapassarlo con silentio, per esser fonte e radice di molte conseguenze importanti alle controversie, o pregiuditiali alle positioni peripatetiche: cioè che esso Aristotile.
      1. Servendosi del perturbato, ha messo tal volta la prova di una propositione tra testi che par che trattino di ogni altra cosa, e però bisogna saper accozzar ben questo testo con un altro, remotissimo. E chi havrà questa prattica, saprà cavar da suoi libri le dimostrationi di ogni scibile; perche in essi è ogni cosa; & soggiungete, impugnando questa positione (che fate dirla al vostro Simplicio) che se ciò bastasse, voi con i versi di Virgilio, ò di Ovidio, formandone centoni, esplicherete con questi tutti gli affari de gli huomini, & i segreti della Natura; anzi, che questo farete col libretto dell'Alfabeto, nel quale si contengono tutte le scienze, e chi saprà ben accoppiare & ordinare questa, e quella vocale, con quelle consonanti, o con quell'altre, ne cavarà le risposte verissime à tutti i dubbi, e gli insegnamenti di tutte le scienze, come il pittore da varij colori (ne i quali niuna figura è attuale, ò distinta) dipinge huomini fabriche, animali, ucelli &c. talche per questa via Aristotile niente havrebbe insegnato di espresso, più di quel che si faccia un Alfabetto, &c. E che i suoi seguaci, troppo pusillanimi per ricuoprirsi con l'arme di altri, non havendo ardire di comparir con le proprie, gli hanno data auttorità, che egli non si havrebbe arrogata giamai, &c. Ma tralasciamo, di gratia (per fuggir ogni tedio, e prolissità), queste altercationi di parole ingiuriose, e veniamo alle Filosofiche.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





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