Pagina (149/230)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Onde ne più breve ne più spedita, ma repugnante, & assurda operatione sarebbe dar alla Terra quel che conviene al Cielo, come ad un sguattero quel che conviene al Prencipe, ad una Latrina le ricchezze regali e pompose della camera reggia.
      12. È bella l'obbiettione finalmente che voi fate all'aggiunta dell'Assioma di Aristotile, dico, à quel æque bene, per vita mia, che sete un speculativo profondissimo; non è da maravigliarsi, che sopra l'intelligenza de gli altri, facciate così alte pescagioni nel Cielo. È vero (rispondo sul serio) che il dire æque bene, è una relatione che ricerca due termini; ma questi non sono la cosa medesima che si fa, la quale è veramente una sola; ma sono i modi diversi con i quali può farsi, alcuni de quali non saranno bastanti à farla così bene, come altri, ò più, & eccovi quanti termini di relatione volete voi. Ma veniamo alla prattica. Uno può da Venetia andar in Roma à piedi, & à cavallo, ma à piedi non vi anderà æque bene come à cavallo. Et un marinaro potrà di qui andar per mare in Ancona con una barca di quattro remi e di otto, vi anderà sì, ma non æque bene con i quattro come con gli otto: & così è uno il viaggio, ò la navigatione, ma i modi son molti, e questi pertengono all'æque bene. Sì che voi, senza distintion di modi alla cosa, il tutto confondete in uno: ma vi si può perdonare, perche il conoscere la forza de gli argomenti, le distintioni e le fallacie, tocca alla Logica, la quale voi dispreggiate, chiamandola incerta, e attribuendo ogni certezza & ogni dimostratione alla Matematica.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





Terra Cielo Prencipe Latrina Assioma Aristotile Cielo Venetia Roma Ancona Logica Matematica