Che siano portate dall'aria, è falso, e non concorda con la vostra positione. Falso dico: già che se ella le portasse, col moversi parimente in giro dell'istesso moto e dell'istessa velocità della terra, quelle parti terree non descenderebbono mai; il che se sia ridicolo, lascio considerarlo à voi. E se discendono (come pur si vede in effetto), non sono portate regolarmente, ma nel loro discenso l'aria, e la terra si avanzano nel moto, come si vede nell'acqua rapidissima, in cui un sasso buttato, non è portato in tutto da quella, ma cala al fondo; e così si vedrebbono le variationi di siti, che voi negate. È contra la vostra positione, già che volete che si movino per loro naturalezza. In oltre, se l'aria agirata porta, tanto fa, che un grave si ponga in aria, quanto in terra, per star saldo. E potrebbono fabricarsi castelli, e Città, in aere. L'imaginatione che per esser l'aria più vicina alla terra, vaporosa, e grossa (che è vero), si raggiri dalla asprezza di essa terra e de monti, e perciò segui il moto diurno della terra, onde conferisca à portar uniformemente questi proietti, è parimente arbitraria e senza fondamento, diventa perciò ella forse sì grossa che sia impenetrabile? che vi nuotin le pietre come nel lago Asfaltide? potria dunque senza periglio alcuno precipitarsi dall'eccelso di rupe altissima, chi gli piace, che non percuoterà in terra ne riceverà offesa veruna. Oltre che, se quest'aria confinante con la terra, per le predette conditioni grossa, sia bastante à sostentar i gravi; l'altra sublime, che è purgata e sottile, non havrà questa facoltà; e così l'esperienze di proietti, dell'artiglierie e d'altri non havranno verità conforme.
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Città Asfaltide
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