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      Or udite. Prima vi torno ad addurvi l'impossibile, che à questo proposito vi hò addutto altre volte, cioè che l'aria possi portar quei pesanti mobili, ne per natura, ne per violenza, ne per sua celerità, ò vertigine. Poi vi aggiungo l'esperienza in contrario certissima, quella (dico) che voi apportate in favor vostro de gli imberciatori; già che essi dicono, che per coglier di mira l'ucello volante, è necessario, che col dritto dell'archibugio s'avantaggino, sì che se vogliono ferir verso il fin dell'ale, si tengono alla testa, se alla testa alquanto avanti, altrimenti la palla tirata resta indietro, del che diligentemente hò domandato à molti, e tutti concordemente ciò dicono; Oltre al spatio ò giro che fanno le palline, che pur importa: talche non è vero che noi siamo di ugual moto portati con essi. Di più, non rammentandovi di quanto havete detto, a car. 233 dite queste parole: Oltre che, come hò detto, non è l'aria quella, che porta seco i mobili, i quali sendo separati dalla terra, seguono il suo moto. E quì (oltre l'indurvi in contradizzione manifestissima) vi argomento in questa foggia. Se i mobili separati dalla terra non son portati dall'aria, ma naturalmente seguono il suo moto; seguirebbe (oltre l'altre cose che hò detto contra di voi, e con verità, e con le repugnanze delle vostre positioni) che un'istesso mobile nell'istesso tempo si moverebbe di due moti per l'istessa linea direttamente opposti, come sarebbe avanti, & indietro per linea retta senza fermarsi, e senza esser portati: già che potrà il proietto esser tirato direttamente contra al moto della terra, cioè verso occidente, dato che ella si mova verso Oriente.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





Oriente