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      Circa la quale io non sento ne repugnanza ne disconcio alcuno alle nostre dottrine in concedervela, anzi, supposto che quelle stelle fussero realmente in Cielo, io tengo per certissimo, che fussero di natura celeste, e di quella istessa conditione che sono l'altre, come le cose che sono in terra ritengono del terrestre, & ogni corpo naturalmente locato hà in qualche modo convenienza col suo proprio luogo. Oltre che essendo state del tutto simili all'altre, se l'altre sono celesti, anco queste dovranno esser tali; la qual simiglianza (per quanto dicono) è stata conosciuta dal lume, dal moto, dalla figura, dal sito, &c.: il qual modo di filosofare à posteriori è vero, unico e concludente; e senza di cui non distingueressimo il cavallo dal Leone, il bue dal cervo, &c. Non siamo per tanto, circa le sudette opinioni, discordi: l'importanza sta nella conseguenza seconda. Circa la quale se ben hò parlato ancora più avanti, non sarà però inutile supplire à quanto resta, con questa dunque credete atterrar, e distruggere una delle più nobili parti della Peripatetica Filosofia. Se le predette stelle (inferite) sono state situate nel Cielo, e sono parimente state di natura celeste, ed apparvero per un tempo e poi disparvero, dunque si erano generate novamente nell'apparire, e nel disparir si corruppero, onde la loro natura è generabile e corruttibile, anzi di fatto generata pria, e poi corrotta; sarà anco generabile e corruttibile il Cielo, già che il tutto partecipa la natura, e conditione delle sue parti, massime dell'integrali, e specialmente circa questi affetti di generabilità e corruttibilità. Anzi, se le stelle parti del Cielo più nobili, più dense, più tenaci, e per conseguente di maggior resistenza, così facilmente si generano, e si corrompono, con più agevolezza l'altre parti più ignobili, più rare, men tenaci e di minor resistenza, saranno soggette à questa variabilità; & in somma sarà tutta la celeste machina corruttibile, non trovandosi il tutto fuor delle sue parti, ne potendosi assignar parte, che non sia per le ragioni allegate corruttibile.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





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