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      Intorno poi a i punti E. G. il moto assoluto viene à restare come eguale al semplice annuo, avvenga che il diurno niente, ò poco gli accresce, ò gli detrae, per non tendere ne à sinistra ne à destra, ma in giù, & in su. Concludiamo per tanto, che sì come è vero, che il moto di tutto il globo, e di ciascuna delle sue parti sarebbe eguabile, & uniforme quando elle si movessero di un moto solo, ò fusse il semplice annuo, ò fusse il solo diurno, così è necessario, che mescolandosi tali due moti insieme, ne resultino per le parti di esso globo movimenti difformi, hora accelerati, & hora ritardati, mediante gli additamenti, ò suttrattioni della conversion diurna alla circolatione annua. Onde, se è vero (come è verissimo, & l'esperienza ne dimostra) che l'acceleratione, e ritardamento del moto del vaso faccia correre, e ricorrere nella sua lunghezza, alzarsi, & abbassarsi nelle sue estremità, l'acqua da esso contenuta; Chi vorrà por difficultà nel credere che tal effetto possa, anzi por(18) debba di necessità, accader nell'acque marine, contenute dentro à i vasi loro, soggetti à cotali alterationi(19), e massime in quelli che per longhezza si stendono da Ponente verso Levante, che è il verso, per il quale si fa il movimento di essi vasi? Hor questa sia la potissima e primaria causa del flusso, e reflusso, senza laquale nulla seguirebbe di tal effetto. Ma perche multiplici, e varij sono gli accidenti particolari, che in diversi luoghi, e tempi si osservano, i quali è forza che da altre cause diverse concomitanti dipendano, se ben tutte devono haver connessione con la primaria; però fa dimestiero andar proponendo, & esaminando i diversi accidenti, che di tali diversi effetti possano esser cagioni.


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Esercitazioni filosofiche
di Antonio Rocco
Appresso Francesco Baba Venezia
1633 pagine 230

   





Ponente Levante