3. Hora, essendo falsi questi suppositi, seguita che sia falsissimo, quelche da essi inferite, cioè che, stante tal contrarietà di moti nelle parti della superficie terrestre, mentre che ella si aggira intorno al proprio centro, è forza che, nell'accoppiar questo moto diurno coll'altro annuo risulti un moto assoluto per le parti di essa superficie terrestre, hora accelerato assai, hora altre tanto ritardato; già che (come ho detto) questi moti delle parti non son contrarij: ne si può dar discontinuatione nel corpo solido, onde cade tutto il rimanente del vostro discorso; come che il moto signato nella parte D. sia velocissimo, nel E.G. eguale, &c. Così dunque, sia equabile, ò difforme, regolare, ò non, impeditivo, ò contrario, il moto dell'orbe magno sopra il quale si aggira la terra, ò per se stessa, ò portata, come vi piace (che ne anco in questo vi esplicate: e pur in positioni nove inintelligibili, ci vorrebbe altra distintione, altro metodo), niuna irregolarità cagionerà nelle parti della terra, come ne anco in tutta, per le cagioni sudette, vere, & esperimentali. Ma preveggo una risposta ingegnosissima, adeguata, irrefragabile; cioè, che essendo le parti che son toccate dall'orbe magno, flussibili, tenui, e cedenti, possono haver moto irregolare, e difforme dal tutto, come io stesso, ho concesso. E che siano così tenue, e rare, è noto per i vostri precedenti suppositi; cioè che tale sia il Cielo; & quell'orbe magno non tocca immediate la terra, ma l'orbe della Luna, come si vede dalla figura maggiore della struttura, e situatione de i corpi celesti; e dalla verità dedutta da i vostri principij, non già che sia tale assoluta, perche non direte mai, che questa aria, & acqua, che tocca la nostra terra sia orbe magno; ma volete che questi nostri elementi siano circondati dall'orbe della Luna.
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Hora Cielo Luna Luna
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