I terreni terziari formano in prevalenza i bassopiani del Barca e quegli altri che si estendono verso oriente sino all’Egitto.
Riguardo alle sabbie della zona litoranea della Tripolitania propria ed al cosidetto «deserto» attorno a Tripoli, è d’uopo osservare, dal punto di vista agrario, come solo forse in minima parte esse siano di origine marina, mentre invece sono in maggior parte suscettibili di coltura, giacchè, irrigate e coltivate, possono divenire fertilissime, contenendo tutti gli elementi necessari alla vita della pianta, cioè una proporzione notevole di calcare. Come fa osservare fra gli altri, il Vinassa de Regny (18), l’oasi tripolina e le piccole oasi vicine ad essa, alcune delle quali nate da pochi anni per merito di intelligenti agricoltori, sono dei lembi di Sicilia trasportati in Africa: le sabbie, in apparenza desolate, si prestano al più piccolo sforzo di coltivazione, quando non manchi l’acqua necessaria; questa, in generale, vi è relativamente abbondante. Anche abbastanza facile è la difesa degli agricoltori contro la duna mobile, potendo neutralizzarla per mezzo di murelli, perpendicolari alla direzione del vento, che si costruiscono semplicemente con sabbia impastata di acqua, ottenendo in breve tempo un crostone assai solido. Naturalmente ove sono dune assai elevate, non sarebbe impresa utile, nè facile, lo spianamento e la coltivazione, ed esse dovrebbero semplicemente essere rimboschite. I parecchi agronomi che visitarono di recente i punti della costa della Libia occupati dalle nostre armi, concordano nel ritenere, che i terreni esaminati abbiano composizione chimica adatta anche per colture intese; ma ciò non contrasta affatto colle idee da me espresse in addietro intorno al valore della Tripolitania e qui ribadite, giacchè i terreni in discorso sono compresi in quelle medesime aree da me dichiarate passibili di coltura o già in parte coltivate, mentre sarebbe grave errore voler estendere tale concetto a tutta la Libia, la quale in maggior parte è costituita da regioni disadatte alla cultura e che tali erano pur state riconosciute dagli antichi Romani - come ne fanno fede le descrizioni e le notizie lasciateci dagli autori antichi.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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