Ancoraggi discreti, però appena accessibili con tempo buono, a levante di Tripoli sono Homs, già principale punto di esportazione dell’alfa, presso le rovine dell’antica Leptis Magna - che nell’evo antico fu una delle più importanti città dell’Africa dotata di un bel porto, ora completamente colmato dalle sabbie - e Misrata: a ponente di Tripoli mancano approdi di qualche entità; ma in avvenire si potrà forse creare un discreto rifugio nel lungo seno limitato dalla penisoletta di Makabez, presso il confine tunisino.
Sabbiose e malsane, fiancheggiate lungo terra da lagune e stagni salsi, nel mare da estesi bassifondi, le coste della Gran Sirte non sono propizie alla navigazione, come già osservava esplicitamente Strabone. Il litorale Sirtico non ha centri notevoli stabilmente abitati, quantunque nel Medio Evo vi fiorisse una gran città Sirt o Sort, e presenta per lo più un aspetto desolante, così essendo descritto dagli antichi e dai moderni. Il solo ancoraggio discreto è là ove la Sirte incomincia a volgersi al nord, cioè a Marsa Bureika, punto d’imbarco dello zolfo escavato in certe miniere situate circa 80 chilometri a sud-ovest.
Da Tripoli bisogna giungere sino a Bengasi per trovare un porto che dia qualche affidamento ed ancora il secondo è meno adatto del primo ai bisogni della navigazione e del commercio, specialmente per gli scogli che ne rendono difficile l’ingresso e per le sabbie che vi si vanno accumulando, onde qui si mostra necessaria l’opera di un governo saggio, che faccia di Bengasi un porto proporzionato agli scambi di cui è centro ed al suo fiorente avvenire.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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