Secondo le idee comunemente accette, la popolazione totale può giungere al massimo ad 1.000.000 di abitanti, il che darebbe una densità assai inferiore ad un abitante per chilometro quadrato, densità ridotta ancora d’assai nelle parti più interne del paese, giacchè si può dire che quattro quinti della popolazione abiti la Tripolitania propria (circa 550.000 abitanti), senza la Sirtica, e la Cirenaica (circa 250.000 abit.).
Gli abitanti appartengono in grandissima parte alle due stirpi Berbera (indigena) ed Araba, assai incrociate fra di loro; ma vi è pure un forte contingente di Ebrei, nelle cui mani trovansi specialmente il commercio ed il capitale: ciò non di meno gli Ebrei sotto il regime turco erano poco considerati e vivevano in uno stato di inferiorità rispetto alle altre stirpi. Il continuo contatto coi Negri Sudanesi ha pure dato origine ad altre varietà di stirpi, non escludendo che i Negri puri formino in alcuni luoghi delle proprie comunità, quantunque parlino anche arabo, che è la lingua dominante in tutto l’esteso territorio, come in genere nell’Africa settentrionale: la lingua ufficiale era la turca, ma pel commercio, già prima d’ora, assai usata l'italiana. Gli Europei si trovano soltanto nelle città costiere, e, prima della dichiarazione della guerra, erano specialmente, Maltesi, Italiani e Greci. Ora l’elemento italiano predomina, anche prescindendo dalle truppe di occupazione, e giova sperare che diventi ancor più numeroso in avvenire, quando subentrerà un periodo di calma e l’agricoltura, il commercio e le industrie potranno prendere nuovo slancio.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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