Gl’Inglesi fecero ogni sforzo per rendere Valetta inespugnabile, ed infatti questa fortezza e la posizione dominante di Malta hanno qualche cosa di grandioso.
Ci avvicinavamo alla fine di ottobre, e già eravamo come in primavera. Infatti Malta è una delle isole fortunate del Mediterraneo, dove il verno manca assolutamente: la temperatura invernale non scende al disotto di 10° e la media è di 12° (35).
La popolazione di Malta, notoriamente sorta da un miscuglio di Dio sa quanti altri popoli, nelle cui vene scorre non solo sangue arabo, ma per certo anche sangue negro - se si considera che le scorrerie dei cavalieri di Malta aveano quasi esclusivamente l’Africa per obbiettivo - si è accresciuta dal 1800 in poi di una forte dose di sangue inglese ed anglo-sassone, essendovi ora in Malta una guarnigione permanente di almeno 7000 uomini, oltre alla flotta che è rappresentata costantemente da alcune navi della marina da guerra. Ma, se si eccettuano alcuni individui dalle bionde chiome e dagli occhi azzurri, il tipo maltese non ha ricevuto alcun abbellimento col mescolarsi a quello più bello degl’Inglesi. Gl’ingrati elementi della popolazione maltese: il colore della pelle giallo cupo, le labbra tumide, che ricordano quasi le grosse labbra dei negri, la piccolezza delle donne, come tra gli Arabi, i visi quadrangolari, sono troppo appariscenti, perchè possano esser tosto assorbiti. Nessun luogo d’Europa vide per certo tante genti di passaggio, come Malta, e non solo venuteci adescate dal bottino, per poi tener l’isola per un dato tempo, ma anche approdatevi per ragione di curiosità e di traffici.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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