Durante il flusso, specialmente quando l’acqua del mare è agitata dal soffio del grecale, non si può più profittare della via lungo la marina per recarsi allo Mscia, in altre parole non vi si può più andare a piedi asciutti.
Comunque si voglia spiegarlo, è un fatto a ogni modo che tutta la costa della Tripolitania sino al sito della Grande Sirte, che maggiormente s’interna dentro terra, va a grado a grado abbassandosi. E con una rapidità che sorprende. Verso il 1850 si poteva ancora andare alla marina a piedi asciutti esternamente alle mura della città, dal porto sino alla Kasbah e di là alla spiaggia. Ora ciò è reso impossibile dalle onde del mare che vanno a rompersi contro le mura. Nel 1878 io poteva ancora spingermi a piedi asciutti dalla città sino alla Mscia, meno in casi assai radi di maree straordinariamente alte; nel 1879 invece, anche quando la marea era più bassa, doveva traversare il mare a guado. Io non saprei se vi è altro sito sulla terra, dove si abbia esempio d’un abbassamento così rapido. Sfortunatamente, mancano in Tripoli delle osservazioni precise a questo riguardo comprovate da cifre. Sarebbe perciò a desiderarsi che si dessero istruzioni per fare queste osservazioni avvalorate da cifre, disegnando una scala su una roccia. Soprattutto sarebbe desiderabile una scala corrispondente disegnata sullo scoglio che sorge in mare dinanzi a Tripoli. Ho già in altro luogo fatto rilevare che una gran parte delle costruzioni murali del porto di Leptis Magna trovasi sott’acqua.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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