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      Anzi, in causa dell’inerzia dell’uomo, l’arena che i venti hanno spinto fuori del mare cresce sempre di estensione. Nel dire di data recente, io vorrei però significare che questo ostacolo esisteva già al tempo dei Romani e forse qualche migliaio d’anni prima. A dire il vero, Tripoli è situata in posizione assai più favorevole di Leptis, ma le dune di sabbia furono sempre un serio impedimento per le carovane che si accingevano a penetrare in città. Oltracciò, Tripoli ha un porto sicuro per le piccole navi, quantunque angusto, fatto dalla natura, mentre a Leptis (45) gli antichi furono costretti a scavarne uno adatto. Nonostante, siccome in Tripoli, oltre all’ostacolo delle dune, vi era anche quello degli alti monti, tutto ciò fece sì che Oea (Tripoli) nell’antichità non potè mai entrare in concorrenza con Leptis Magna. Quando presso questa città fu scavato il porto e furono costruiti i grandiosi moli ed i dock, prese le mosse di qui la grande strada di comunicazione coll’interno (46), senza aver dune da solcare, nè monti da valicare. È degno d’essere notato però che ora, come al margine del Baltico, enormi onde di sabbia si riversano dal mare entro terra sopra e presso Leptis, ed hanno già ricoperto gli edifici e continuano ad avanzarsi verso il sud.
      Traversammo nello stesso giorno la zona delle dune, che nella direzione di Tarrahona non è molto larga. Del resto, nel primo giorno facemmo poco cammno. Eravamo partiti alcuni giorni prima di quel che io aveva propriamente stabilito, ma la diserzione tra i miei uomini e le frequenti assenze in Tripoli mi costrinsero a levare il campo di Lony.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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