E al disopra del castello turco formava il ruscello una delle più meravigliose cascate, della cui bellezza io do una pallida idea, paragonandola alla famosa cascata di Minnehaha nel Minnesota, che Longfellow descrive con tanto entusiasmo. Come erano dolci i sogni all’ombra delle felci di Ain Scersciara!
Naturalmente dovevamo restar qui alcuni giorni sino all’arrivo di una risposta da Tripoli e ciascuno impiegava il tempo secondo le proprie attribuzioni. Io feci così un giorno una gita sino al Gasr Doga, situato alla distanza di circa 10 chil. a nord-est del nostro campo, un notevole avanzo romano che i conquistatori maomettani cangiarono poscia in un castello, dopo aver barbaramente distrutto quanto colle loro forze brutali potevano distruggere.
Il Gasr Doga, un grandioso mausoleo, fabbricato di grosse pietre da taglio, ha, secondo Barth (le mie proprie misure sfortunatamente sono andate perdute), 14,25 m. di lunghezza su 9,40 m. di larghezza. L’edificio, a cui si accedeva per tre gradini, è volto quasi dal nord al sud con 10° di deviazione a ponente. L’entrata, ora murata, guardava verso levante. Al mausoleo di forme colossali, ma affatto proporzionate, dava maggiore armonia una soprastruttura a guisa di tempio, sostenuta da colonne. Sfortunatamente, questa parte suprema dell’edificio è intieramente scomparsa. Ma i numerosi fusti di colonne, i capitelli corinzii, nettamente scolpiti, testificano l’esistenza di questa soprastruttura, se pure le tracce dove le colonne erano conficcate non provano all’evidenza che si tratta semplicemente di un vestibolo, giusta l’opinione di Barth.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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