E non è vero affatto che le pietre siano collocate così vicine l’una all’altra che si abbia a far forza volendo passarvi per lo mezzo. Invece si passa comodamente in mezzo a tutte, anche a due persone di fronte, e dove sono avvicinate maggiormente l’una all’altra, lo si fece senza dubbio per buone ragioni. Oltracciò, in tutte le pietre trovansi dei buchi per incastrarvi gli arpioni e dappertutto in vicinanza dei «Senam», che è il nome dato dagl’indigeni a queste pietre, si veggono degli avanzi di muraglie. Von Bary era anche della stessa opinione, mentre a pag. 46 del XV rapporto annuale della Società geografica di Lipsia dice a proposito dei Trilithi di questa regione:
«Questi monumenti, composti di tre monoliti, formavano sempre parte integrale di una fabbrica quadrangolare, la quale si compone di piccoli blocchi scarpellati, così disposti che le facce piane siano volte verso l’esterno, giacchè i blocchi non sono sempre intagliati egualmente su tutte le facce. Nella più parte dei casi io trovai sempre tre di quei Senam, ch’io per la forma chiamerò porte, da un lato della fabbrica originale, mentre dal lato opposto si trovavano anche tre porte. In tutte le fabbriche la facciata è volta a ponente; e si riconosce sempre facilmente, perchè tutti i Senam dal lato volto verso l’interno dell’edificio, hanno da uno a quattro intagli per i chiavistelli, sempre di forma quadrata; oltracciò, la facciata del Senam è sempre grezza, mentre tutti gli altri sono sempre spianati, ecc.».
Io credo che basti quel che abbiamo riportato per provare che anche von Bary riteneva che questi Cromlech fossero porte, e per togliere ogni fondamento a quella opinione che nei monumenti megalitici della Tripolitania credeva di scorgere degli altari o altri oggetti.
| |
Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
|
|
Bary Società Lipsia Trilithi Senam Senam Senam Bary Cromlech Tripolitania
|