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      Senza incontrar nulla di notevole, continuammo la nostra marcia verso il sud, tenendoci sempre sulla strada maestra riconoscibile ai numerosi sentieri segnativi dalle carovane, traversammo l’Uadi Sufegin, l’Uadi Semsen, l’Uadi Um el-Cheil, e giungemmo al villaggio importante di Bongem, quartier generale degli Orfella nomadi.
      La regione intanto ha preso un aspetto differente che, secondo me, tiene della Sirte. Il viaggiatore è incerto se si trova in vicinanza del mare o nel cuore del Sahara: le colline, poco elevate, spesso rese bianche e lucenti da strati di aragonite e di frammenti calcarei, accennano al deserto; le innumerevoli conchiglie, soprattutto banchi intieri di Cardium, che paiono essere stati rigettati ieri dal mare, accennano alla vicinanza di quest'ultimo. Effettivamente a Bongem siamo scesi di nuovo al livello del mare (51) e ci troviamo sempre anche qui nella regione dei depositi acquei del Mediterraneo. Bongem è Mudirat dei Turchi ed ha una popolazione di circa 150 anime, che vivono del commercio colle carovane che traversano il paese e dello scambio coi pastori delle numerose greggi di cammelli. In nessun luogo della Tripolitania si hanno greggi di cammelli così numerosi come quelli degli Ofella, ed i pozzi di Bongem sono per esse il punto di ritrovo. Gli animali, in generale abbastanza stupidi e sempre seri - io non ho mai veduto ridere un cammello, nemmeno uno giovane, - sono dall’abitudine così addestrati che sanno trovare il pozzo affatto soli senza la guida del loro pastore.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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