L’oasi ha al nord i monti Machrik e quelli di Hon ed Uadan. I primi e gli ultimi si ripiegano verso ponente e levante ed aiutano così a determinare il confine naturale da quei lati, mentre al sud è formato dal Gebel Ssoda. Dei numerosi Uidian i più notevoli sono l’Uadi Machrik, Miuter, Garar, Sofegilla e Missifer. Essi si riuniscono col Missifer, che sorge a levante dei monti di Uadan, dopo aver perforato in più luoghi i monti di Hon e di Uadan e vanno a far capo al mediterraneo in direzione di nord-est, seguendo l’Uadi es-Sceffar. Accade rarissimamente che l’acqua raggiunga il mare scorrendo sulla superficie del terreno, ma pure accade, e le tracce dell’acqua che si possono scorgere e dimostrare distintamente in tutti gli Uidian di Giofra testificano che anche qui l'acqua alle volte segue incessantemente il suo corso.
Giofra, 250 a 300 m. al disopra del livello dell’Oceano, ha il suolo sabbioso, mescolato di particelle calcaree. I più vicini dei monti circostanti hanno in media una maggiore elevazione di 200 m. (58). Quasi per lo mezzo dell’oasi si distende una catena presso a poco da nord a sud, la quale principia coll’Hamora, posto sullo spartiacque tra i monti Tar e Giofra, e termina col Gebel Afia od anche col Garat Lochmani. Nel centro questa catena prende il nome di Filghi. Il nucleo di tutti i monti sì compone di arenaria e di calcare, ma sul Gebel Ssoda e sugli altri monti egualmente vi sono stratificazioni, cortecce, che talvolta consistono d’una crosta di ematite bruna, e tal’altra si direbbero un intonaco di lava.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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