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      Siccome i pozzi in Giofra sono inesauribili, e non si può ammettere che l’acqua vi affluisca dall’Africa centrale propriamente detta, bisogna necessariamente supporre che la medesima abbia origine dalla pioggia che nel Gebel Ssoda e nell’ Harugi cade più abbondantemente e più spesso di quel che si è creduto sinora. Poichè è da questi monti principalmente che scendono i rivi che provvedono l’oasi di acqua. E quand’anche i monti più vicini al sud di Sokna non oltrepassino l’altezza di 5 a 600 m., ciò non toglie che il Gebel Ssoda nei punti più elevati possa raggiungere quella di 1000 a 1500 m. Io stesso nel valicare il Gebel Ssoda mentre mi recavo da Misda a Murzuk, trovai che il Chorm Ifrish era alto 2982 piedi inglesi (909 metri). Ad una altezza così notevole però è possibile che la caduta delle piogge recate in grembo alle nuvole del Mediterraneo avvenga in molto maggiore abbondanza che nella profondità delle pianure. E se anche le acque non scorrono sempre alla vista del sole, un tale afflusso verso le oasi può senza dubbio effettuarsi negli strati inferiori del suolo. Ma che le acque scorrano spesse volte negli Uidian al disopra del suolo, lo abbiamo già prima accennato. Noi dovremmo quindi trasportare la zona delle piogge mediterranee più oltre verso il sud, di quel che si sia fatto sinora, ed io credo poter sostenere che, dove tuttora si coltiva il terreno, bisogna anche ammettere necessariamente la zona delle piogge. Ed in Giofra si ara tuttora e senza irrigazione artificiale.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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