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      Tra gli animali selvatici il primo è l’antilope di Uadan, che prende il nome dai monti Uadan, ma oggigiorno s’incontra in numero molto maggiore nel Gebel Ssoda e nell’Harugi di quello che nei monti di Uadan. Viene quindi la gazzella. La carne dell’antilope di Uadan è eccellente: il gusto però di quella della gazzella è di gran lunga superiore. Non sembra che nell’oasi alberghi alcuno dei grandi animali carnivori, nemmeno le iene e gli sciacalli. Il più grande tra i carnivori è certo il «fenneg». Numerosi sono i topi, i sorci ed i ratti saltatori (Dipus). I conigli e le lepri si mostrano qua e là negli Uidian. I corvi, i falchi, le cutrettole, le rondini rimangono nell’oasi quasi tutto l’anno; i passeri invece mancano affatto. Le tortore ed i colombi vengono dal settentrione, al maturare del frumento e dei datteri, e poscia ripartono.
      Nelle stagioni di primavera e d’autunno Giofra diviene per breve tempo il soggiorno di una gran quantità di uccelli di passaggio.
      Tra gli animali di ordine inferiore la grande «Dubechse», o gecko, è uno dei più interessanti ed ha fama di dare un cibo delicato che ha il sapore dell’anguilla. Crescono sino alla lunghezza di 50 centimetri e sono veri coccodrilli «in miniatura», per lo più di color grigio tendente al nero. Alcuni di questi animaletti, che spedimmo a Berlino in una cassa, durante il loro sonno invernale, arrivarono vivi. Le cinque dita delle gambe dinanzi e di dietro sono armate di grossi artigli e la coda munita di aguglioni pungenti diritti serve loro per battere.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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