Naturalmente, non si parlò più di caricar di catene lo Scich Ibrahim.
Zella, o secondo il modo ordinario di scrivere, Zalla, è una città conosciuta da tempo immemorabile. Edrisi la chiama una città commerciale che dista dieci giornate da Suila e nove da Sirte. Prima di me fu visitata soltanto da Maurizio von Beurmann, che, andando da Augila a Murzuk, giunse a Zella il 16 di marzo 1862. Da lunghissimo tempo non avevano perciò gli abitanti veduto alcun Europeo, e siccome Beurmann viaggiava vestito da maomettano, la più parte non avevano neppure fatto attenzione alla sua venuta. Alcuni però se ne ricordavano benissimo e soprattutto un parente dello Scich Ibrahim, in casa del quale il nostro illustre compatriota, toltoci così prematuramente, aveva preso alloggio.
Allora l’oasi Tirsa, situata al nord di Zella, era ancora abitata e la popolazione si fa ascendere da von Beurmann (73) a 300 anime; quelli di Zella invece a 500, dove gli abitanti gli narrano che i loro antenati, circa 1000 anni fa, erano venuti dall’Egitto ed avevano scacciati gli antichi possessori cristiani, ecc.
Zella giace a 28° 32' 9" lat. nord, secondo le nostre proprie osservazioni, ed a 17° 30' di long. est da Greenwich, secondo Maurizio von Beurmann: l’altezza non supera i 200 m. sul mare. L’oasi, chiusa da ogni lato da monti ripidi e scoscesi, che appartengono all’Harugi e sono in parte colonne calcari isolate staccatesi dal medesimo, ha, da occidente ad oriente, una estensione di circa 12 chil., mentre la larghezza, da nord a sud, non è che di circa 5 chil.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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