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      Interessanti sono specialmente, nei limiti del suo dialetto, molte consonanze di nomi greci e romani, ed in tutta l’Africa settentrionale, tra le popolazioni arabe sopratutto, i nomi delle città con poche eccezioni, giacchè evidentemente Dernah proviene da Darnis, Krennah da Cyrene, Tolmita da Ptolemais. Non deve quindi farci meraviglia che gli Augilensi abbiano ancora conservato per Bengasi l’antico nome Bernik, ora a ogni modo dimenticato dagli stessi abitanti di quella città, un accorciamento di Berenike, che era infatti il nome della medesima sotto la dominazione dei Tolomei. Disgraziatamente, non posso qui spiegare, con esempi (84), come molti utensili domestici, che gli antenati degli attuali abitanti delle oasi impararono a conoscere dai Greci e dai Romani, ricordino egualmente le lingue antiche nelle loro denominazioni. Non dee però conchiudersi da ciò che vi sia stata in origine un’affinità tra la lingua berbera e le lingue greca e romana.
      Erano già trascorse parecchie settimane dacchè mi trovava esiliato in questo orribile sito. All’infuori degli esercizi linguistici, che fornivano ad un tempo interessanti spiegazioni di quesiti etnografici (85), aveva pochissime occupazioni intellettuali. L’oasi in sè stessa non offriva nulla, che si fosse potuto citare come nuovo, dopo quello narrato da Pacho, Hamilton, Beurmann, ecc. Tosto però le cose cambiarono. Ai 24 di aprile, cioè, ecco venir dentro Scich Mohammed Tarrhoni, la nostra guida di Zella, che ci aveva accompagnato sino a Gialo e di là era tornato a Zella, con un grosso pacco di lettere e di giornali.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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