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      Dalle prime rilevai che i doni imperiali erano arrivati a Sokna. Tarrhoni non si fermò che una sola notte e poscia ripartì, largamente ricompensato, direttamente per Sokna, via Zelia, coll’incarico di andare a prendere i doni.
      Anche l’arrivo di una gran carovana di schiavi che veniva dall’Uadai mi servì di diversivo - ne arrivò anche un’altra durante il nostro soggiorno in Gialo, ed il mercante che più vi era interessato, era uno dei più onorevoli cittadini di Tripoli, il fratello di Hagi Ali Gorgi. - Io ho già fatto rilevare che la tratta degli schiavi continua sempre allegramente e che, per giungere a sopprimerla a grado a grado, bisognerebbe che tutti i governi adottassero le più severe misure e che i consoli europei si accordassero prima pienamente sul da farsi.
      Al 1.° di maggio caddero in Augila, nelle ore mattutine, poche gocce di pioggia ed a mezzogiorno, dalle 12 alle 3, piovve continuamente, cosicchè l’acqua piovana penetrò nella sabbia sino alla profondità di 4 centr. I venti samum ci davano soventi molestia. Quel che più mi cuoceva però si era il veder svanire ogni giorno più la probabilità di poter proseguire il nostro viaggio, quantunque le lettere di Stecker da Bengasi promettessero ogni buon esito. I Suia, che capitarono in Augila a pochi per volta, ed alcuni dei quali vennero anche a farmi visita, si mostrarono assolutamente intrattabili ed infine venne fuori che tra essi trovavasi una banda di assassini da strada, i quali erano venuti ad Augila espressamente per impossessarsi degli aspettati donativi.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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