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      Per percorrere questa distanza impiegammo 6 giorni intieri e 6 notti più 23 ore, ossia in tutto 167 ore, cosicchè nelle 24 ore il tratto percorso fu di 55 chilometri. Siccome però il primo giorno partimmo alle 4 pomeridiane e l’ultimo giorno arrivammo a Bengasi alle 5 dopo il mezzodì, così la distanza percorsa giorno per giorno fu propriamente di 60 chilometri, ossia almeno il doppio di quella ordinaria delle marce militari.
      Alla Chuebia vennero ad incontrarci il dottor Stecker, il console Rossoni, il console francese Ricard ed il sig. Andonian, interprete del governo turco. Io scesi dal cammello per prender posto nella loro vettura ed a trotto serrato entrammo nella città, dove il sig. Rossoni e Stecker aveano già affittato un alloggio, del quale io presi subito possesso, riunendomi così di bel nuovo alla mia intiera carovana.
      Come è prescritto dall’uso in Turchia, nella mia prima vista a Raif Bei non si fece alcun motto del motivo della mia venuta. Giunse intanto la notizia che d’ora in ora si aspettava l’arrivo di un nuovo governatore e che in questa occasione Barka sarebbe stato probabilmente inalzato a Vilaiet. L’inalzamento della Cirenaica a provincia indipendente da Tripoli fu salutato con gioia, perchè l’unione non aveva alcuna ragione di essere e nelle decisioni di qualche importanza non faceva che ritardare e prolungare le trattative a tempo indefinito.
      Il mio compagno, dott. Stecker, non era stato nel frattempo colle mani alla cintola: egli aveva saputo procurarsi un colloquio con Omar Bu Haua, lo Scich dei Sauia in Kufra, giacchè la sua influenza ed una raccomandazione per parte sua potevano esserci di grandissimo giovamento.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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