Disgraziatamente, questo acerrimo nemico dei cristiani non diede la lettera di raccomandazione, sebbene non mancasse di trovarsi all’abboccamento col dott. Stecker. Ma a cosa giovava uno scambio di futili cerimonie? E caso strano! lo stesso giorno in cui io giunsi a Bengasi, Omar Bu Haua abbandonò la città, evidentemente collo scopo di sottrarsi ad una mia visita. Bu Haua sapeva ch’io non l’avrei lasciato andare senza prima avere da lui una lettera, e quante disgrazie non si sarebbero in questo modo evitate! Con una lettera di raccomandazione di Bu Haua o di Sidi el-Madhi l’assalto di Kufra sarebbe stato impossibile, e perciò gli Snussi, che si hanno a considerare come i veri signori di Kufra, devono esser resi responsabili dell’investimento e del saccheggio.
La visita fatta a Si Abd er-Rahim, Scich degli Snussi-Sauia in Bengasi, alla quale il sig. Rossoni dava tanto peso, fu dal bel principio inutile e se io, nonostante, vi andai, si fu per non lasciar nulla intentato, tanto più che gli Arabi, e quindi anche i Suia, usavano frequentare le sue Zauia, durante il nostro soggiorno in Bengasi. Fuori di qui, però, Si Abd er-Rahim non aveva alcuna influenza e specialmente in Kufra egli era affatto impotente.
Incomprensibile mi è sempre stata l’ignoranza degli Europei circa le condizioni del paese nel quale sono nati, o dimorano, se non altro, da anni. Sebbene parlassero l’arabo correntemente, avevano nonostante le più oscure idee dei costumi e delle usanze degli Arabi. Di Kufra non avevano sentito parlare se non dopo che la spedizione aveva risoluto di andarci.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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