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      Omar Bu Haua mi fece rispondere, che sarebbe egli venuto da me, e che era meglio ch’io mi fossi astenuto dall’andare a visitarlo, perchè, così facendo, poteva dar cagione a spiacevoli dispute tra le donne Suia. Ma ecco che il giorno dopo Sidi Omar Bu Haua era già partito per Giarabub. Egli non mi aveva lasciato alcuna lettera, nè fatto saper nulla, e vi era chi sosteneva perfino ch’egli era andato a Giarabub, col solo scopo di rendere così impossibile il mio viaggio a Kufra.
      Ciò nonostante decidemmo di muovere alla volta di Kufra, ed io noleggiai perciò i cammelli necessari da aggiungere ai nostri animali.
      Ma quali difficoltà non si dovettero vincere! Nel resto del Sahara, sia che uno si trovi a levante o a ponente, sia che muova da settentrione o dal mezzogiorno, sia che il cammello preso a nolo appartenga ai Tebu, agli Arabi, od ai Tuareg è uso di caricarlo con circa 300 libbre (141 chil.). Qualche cosa più o meno non fa caso, e naturalmente se il peso è mancante il proprietario del cammello lo vede volentieri. I Suia invece - e gli orridi Sserir che bisognava attraversare scusavano questo sistema - hanno un modo tutto speciale per eseguire i loro trasporti: da lungo tempo hanno essi abituati i mercanti a disporre le merci in pacchi di 100 libre (47 chil.), ed in generale caricano i loro cammelli unicamente con due di questi pacchi, due «Usenet», come essi dicono. Ora se avviene che uno abbia da trasportare quattro, cinque o forse sette Usenet ed un altro un Usen (87) soltanto, ciò dà spesso origine a dispute e sdegni.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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