La sera del 1.° di agosto diversi Suia che si erano drizzati in piedi sul cammello per spingere più lungi lo sguardo, scorsero in lontananza delle colline di sabbia e alle 2 ore di notte ponemmo da senno il piede nell’oasi Taiserbo.
Ed ecco che avevamo alla fine raggiunta questa misteriosa oasi di Kufra, la cui isola più settentrionale è Taiserbo; ma, prima di poter accampare, dovemmo porre ancora alla prova la nostra pazienza, perchè non arrivammo al pozzo di Giranghedi, sempre marciando nell’Hattieh, che l’indomani alle 11 ore.
CAPITOLO XIIKufra.
SOMMARIO. - Kufra, un arcipelago d’oasi scoperto poco per volta. - Notizie raccolte da Hornemann intorno a Kufra. - Taiserbo, non già un pozzo soltanto circondato da poche palme, bensì una splendida oasi con squisiti datteri. - Giranghedi, castello avito degli antichi sultani dei Tebu. - Un gran cimitero con numerose tombe. - Superficie e vegetazione di Taiserbo. - Molt’acqua dolce. - Ai 7 di agosto partenza per Buseima, oasi affatto sconosciuta. - Falchi, moltissimi serpi non velenosi, upupe, corvi, gazzelle, ratti con grossi piedi, ratti saltatori; nessuna lumaca, come in tutto Kufra. - Rovine di un gran villaggio fortificato. - Partenza per l’oasi Kebabo. - Considerevoli dune di sabbia - Natura del suolo lungo la via. - Ai i 3 di agosto in Kebabo. - Attendamento nel palmeto dello Scich Krim Bu Abd el-Rba, quegli che in seguito ci salvò la vita. - Inviati degli Snussi chiedono che loro si consegnino i viaggiatori. - Il viaggiatore è costretto a recarsi a Boema col traditore Bu Guetin.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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