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      Sfortunatamente alcuni giorni troppo tardi.
      La seduta tenuta ai 17 di settembre si pronunciò quindi definitivamente a mio favore, non potendosi più ora calcolare sul fanatismo.
      Lo stesso giorno ci fu restituita gran parte delle mercanzie, che fortunatamente non erano cadute nelle mani di Bu Bekr, ma bensì in quelle degli Ait Gaderroha (i quali ora si staccarono tutti da Bu Guetin) ed essendo in quel punto arrivata una gran carovana di mercanti di Sfax e Mogiabra potemmo scambiare in contanti una parte di esse, specialmente le conterie, per far fronte ad alcuni bisogni, giacchè io credetti meglio di non mostrare i denari che ci erano rimasti. Solo Scich Krim el-Rba ne era informato.
      L’arrivo di Sidi el-Hussein da Giarabub ebbe anche questo di buono, che il devoto tagliaborse Sidi Aghil, il Chuan degli Snussi, il capo della Zauia in Shchörre si degnò di venire a trovarmi; ma io gli diedi del capo bandito (Kebir el-haramin) e dell’assassino da strada (Gutl el-zhrik) e uscii dalla capanna, lasciandolo spumante di rabbia. Fu questo uno dei più interessanti episodi, perchè ora, che ci sentivamo pienamente al sicuro, questa singolare dimora tra i Suia incominciò ad offrire un doppio interesse, potendo noi con più calma volgere il pensiero a quanto questo popolo ha di speciale e di strano. Sopratutto le peregrine opinioni sul mio ed il tuo, sul giusto e l’ingiusto, sulle quali le dottrine dell’Islam sembrano quasi non aver esercitato alcuna influenza, si mantenevano qui tuttora nella loro primitiva freschezza.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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