Ai 23 di settembre Sidi el-Hussein venne di nuovo a trovarmi e mi pregò di mandargli uno dei miei uomini alla Zauia, volendo donarci delle frutta, consigliandomi però di non andarvi nè io, nè Stecker.
Che questo invito fosse accolto con gioia tanto dai miei compagni quanto dagli abitanti del villaggio, non fa mestieri il dirlo. Io destinai a questa interessante escursione Franz Eckart di Apolda e pregai il vecchio bandito Krim di consentire ch’egli menasse seco il suo figliuolo, che poteva avere 14 anni, ed un asino con due sciuari (113). Io raccomandai strettamente ad Eckart nel partire di notare con precisione l’ora della partenza e quella dell’arrivo, di fissare più volte colla bussola la direzione della via ed imprimersi bene ogni cosa nella mente, in modo da poterne poi fare una descrizione circostanziata il più possibile.
Eckart al suo arrivo nel giardino fu accolto amichevolmente dai due Chuan, che lo condussero per entro la ben coltivata piantagione, che copriva parecchi ettari di terreno ed era cinta all’intorno da un muro di pietra, che superava l’altezza di un uomo.
Il giardino era diviso per lo mezzo a forma di croce da larghi viali, ombreggiati da ceppi di vite, piegati in arco. Oltre a una quantità dì superbe palme, egli vi scorse ulivi, melaranci, limoni, granati, peschi, mandorli ed albicocchi, e varie specie di erbaggi, come melanzane, pomidori, pepe, cipolle, agli, ossia tutte le piante che crescono anche nelle oasi settentrionali. E ciò è spiegato in parte dall’elevazione di Kebabo, che è in media di 400 m. sul livello del mare.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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