Questi ultimi però, quantunque provenissero da un così santo luogo, erano detestabili!
Si fu una festa veramente coi fiocchi! poichè dopo mezzogiorno giunse anche un Mogiabra e chiese di parlarmi da solo a solo. E quando mi affacciai all’entrata della capanna, mi porse segretamente un gran pacco di lettere e di giornali. Erano le prime notizie dei nostri, dopochè eravamo partiti dalla Cirenaica. E più tardi mi recò pure una cassa, la quale conteneva 12 fiaschi di birra doppia di Puntingham mandatami da mia moglie. Birra tedesca in Kufra!
Finalmente la mattina del 27 alle ore 9 1/2, dopochè gli Uled Amera, che doveano accompagnarci, si furono posti in assetto di marcia, movemmo da Kebabo. Mentre ero in procinto di montare a cavallo, sopraggiunse Sidi Embark e tenne un lungo discorso, nel quale esortò gli uomini della scorta a non venir meno alla loro fede, giacchè, essendo io ora collegato coi Chuan, erano moralmente responsabili di condurmi sano e salvo al termine del viaggio. Ma non aveva ancora finito di parlare ed ecco giunse la notizia che Bu Bekr bu Guetin con circa 50 uomini si era gettato nei monti tra Hauari e Giof coll’intenzione di assalirci, od almeno di freddarmi con un’archibugiata nel bel mezzo della mia scorta.
Dopo una breve discussione, fu risoluto nonostante di partire egualmente. Da principio quei che ci scortavano volevano circondarci da ogni lato, ma poi distaccarono alcuni di loro sulla destra e credettero così di aver fatto quanto era necessario per la nostra sicurezza.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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