Infatti ci venne resa una gran quantità di oggetti, e ci fu anzi assicurato che Bu Bekr bu Guetin era in cammino per restituirne degli altri, e, cosa incredibile!, venne poco dopo in Hauari con quattro dei miei cammelli e diverse cose, che egli tuttora aveva nelle mani, e tra esse eranvi pure i donativi imperiali. Non potè però decidersi alla restituzione del denaro. Egli voleva intavolare a tal fine lunghe trattative e parlare con me personalmente, ma i Suia e Sidi Embark vi si opposero. Rimborsò però 38 talleri, che aveva bensì promessi ad uno dei Geluled come sua quota del bottino, ma non aveva mai pagati. I Geluled, che in Hauari erano assai numerosi, lo afferrarono, e non lo lasciarono andare se non dopo che ebbe loro dato la somma promessa al loro compagno. E vennero poi a recare a me il denaro ottenuto. Ma non potei indurli a costringere Bu Bekr a trar fuori il resto del denaro rubato, e neanche potemmo riavere i bauli e le casse che contenevano gli oggetti di mia pertinenza e quelli di Steker. Queste negoziazioni ci trattennero in Hauari sino al 29 di settembre, e dobbiamo ringraziare gli Snussi soltanto, se ebbero un così felice risultato. Cosicchè, se prima gli Snussi col loro ostile procedere erano stati cagione della catastrofe, vuole giustizia ch’io dica aver essi in seguito fatto quanto era in loro potere per venirci in aiuto. Anzi io credo non dir troppo asserendo, che senza gli Snussi non saremmo usciti vivi da Kufra, perché tanto Gib el-Lah el-Abid quanto Krim stesso avrebbero dovuto alla fine soggiacere all’influenza di Bu Guetin.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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