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      Circa 50 chilom. al sud del limite occidentale della vegetazione di Kebabo, e 60 chilom. lontano dal pozzo Taheida, Sidi el-Madhi di Giarabub fece scavare alcuni anni fa un pozzo chiamato Bir Bishra, il quale si vuole che abbia la profondità di 40 Gamat, ossia circa 40 metri. In questo modo è stato alquanto accorciato il lungo tratto sfornito di acqua sino ad Uagianga. Io non dubito punto, del resto, che anche tra Augila e Taiserbo si potrebbero disporre dei pozzi simili, se non che i Suia non vogliono saperne, affinchè il viaggio alle loro oasi presenti sempre le medesime difficoltà. Non è certo una bagatella il poter godere da soli i frutti di un milione di palme, che a tante possono calcolarsi quelle che crescono in Kufra, senza contare che si continua a piantarne delle nuove, sopratutto in Kebabo, in numero sorprendente. Scich Krim el-Rha soltanto ne ha piantate alcune centinaia, che incominciano già a dar frutto.
      Ma ciò che vi è di singolare nelle palme che vegetano in Kufra si è la tendenza ad incesparsi, cosicchè è raro incontrare in tutta l’oasi delle palme isolate. Formano d’ordinario dei macchioni giganteschi, alti sino 20 m., con un circuito di 30 a 50 m., composti di fitti cespugli, se parlando di palme posso servirmi di questa espressione, e dai medesimi si sviluppano 20 a 60 tronchi di palme. Un macchione simile, quando serve di riparo ad un attendamento, prende il nome di «Haush».
     
      CAPITOLO XVDa Kufra a Bengasi.
      SOMMARIO. - Rallentamento nella marcia a causa delle molte privazioni.


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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano
1913 pagine 310

   





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