Più esagerato mi sembra el-Hasciasci, quando calcola a 300 le zauie della sola Cirenaica, quantunque in questa regione se ne incontrino in luoghi assai vicini gli uni agli altri. Bisogna poi osservare che il numero di quei conventi-scuole, che sono in pari tempo case ospitaliere, cresce di continuo, per modo che la carta annessa alla monografia del Duveyrier dovrebbe ora abbracciare un’area maggiore e subire molti ritocchi.
Dall’elenco del nostro autore preferito, risulta che sino all’anno 1883 era accertata l’esistenza di circa 70 zauie nella Cirenaica e Tripolitania colle dipendenze (Libia attuale), probabile di circa 25 nella Tunisia e forse altrettante nell’Algeria, accludendo nell’una e l’altra una trentina di conventi che subiscono ora l’influenza, se non la direzione, degli Snûssi. Numerose pure le zauie nell’Egitto, in ispecie nel Deserto libico e Marmarica, poi nel Tibesti, nel Borku, nel Kanem, nell’Uadai e dipendenze; in discreto numero nel Marocco, nel Sahara centrale ed occidentale e, fuori dell’Africa, nell’Arabia. Ignoriamo la quantità e posizione delle zauie nella Senegambia, Somalia, Dancalia ed altre regioni africane, ove gli affiliati alla confraternita sono però numerosi.
La prima zauia metropolitana, ov’è la tomba del fondatore dell’ordine, era così descritta dal Duveyrier, secondo le informazioni da lui raccolte:
«Gerhbûb (lat. N. 29° 47'; longit. E. Gr. 22° 20), zauia metropolitana fondata nel 1861, detta altrimenti Giarabûb, Gerhâgib, Jagbûb, è un gran convento fortificato, situato sul versante sud e nelle catacombe dell’altopiano che limita, al nord, il lago di Farêdgha.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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