E verso i Turchi sussiste una maggiore rivalità religiosa perchè fra essi pretende di trovarsi il vero Califfo dei credenti, mentre una potenza cristiana non aspirerebbe mai a tanto. Da quanto sinora ci consta, i maggiorenti degli Snûssî non si sono pronunciati contro di noi e ciò ci può indurre a sperare di non averli alleati dei nostri nemici, nè ostili quando la Libia non ci verrà più contrastata dalla Turchia.
Dovrà pertanto il nostro Governo, nella sua futura opera di colonizzazione della Libia, tener bene impresso che nella Cirenaica in particolar modo la confraternita ha salde radici e quasi può dirsi, col Pedretti (132), che i veri padroni morali della Cirenaica sono gli Snûssî, i quali, soccorrendo i poveri e gl’infermi, dando ospitalità ai viandanti, predicando la concordia fra i correligionari, hanno saputo acquistare grande potere sulle tribù che abitano quella fertile regione. Le loro zauie, oltre essere scuole in cui s’insegnano i precetti del Corano, sono anche poderi modello, ove gli abitanti dei luoghi imparano a coltivare più accuratamente le terre (133). Frenando il ladroneggio, il brigantaggio, l’assassinio e l’incesto prima frequentissimi, essi hanno fatto opera di civiltà (come osservarono pure vari altri viaggiatori, fra cui gli stessi Duveyrier e Rohlfs), contrariamente all’azione passiva della Turchia, la quale non seppe cattivarsi essa stessa la fiducia delle popolazioni africane da lei dominate - e che ora tiene in compagine contro le nostre truppe, facendosi passare, ingiustamente, come sola protettrice dell’islamismo, mentre nelle nostre leggi sono scolpiti a caratteri indelebili il rispetto di tutte le credenze, l’incitamento alla moralità pubblica.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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