Che Taiserbo fosse la residenza del sovrano dell’intiera oasi e si chiamasse perciò in origine Kufra senza più, non solo si rileva dalle relazioni dei Suia, ma viene confermato dalle ruine di due Gasr, a cui dovrebbe aggiungersene un terzo a levante di Taiserbo, chiamato Keseba, che noi non abbiamo veduto. Lo scambio dei punti della rosa dei venti nella marcia di Scehaimah non guasta.
96 V. l’Appendice, La confraternita mussulmana degli Snussi.
97 Boschetto di palme, al riparo del quale vengono drizzate le tende.
98 Sidi Abd er-Rahim è un uomo dotto e Sidi el-Madhi egualmente. Il primo, che possedeva dei buoni libri, conosceva tutti i geografi arabi ed era anche versato nel resto della letteratura araba.
99 Scianghermangher è quella speciale arma da getto di ferro che è propria dei Tebu ed anche di parecchi Tuareg. In Egitto si chiama Trombagi. Quest’arma viene spesso paragonata al Bumerang (degli Australiani), del quale si favoleggia che lanciato, dopo aver descritto una parabola, ritorna al lanciatore.
100 Velo.
101 Grossa camicia sudanese.
102 Iugiani Ghelbi.
103 Mektub Allah.
104 Mehabba.
105 «Ia» è lo stesso che «o», ossia il vocativo.
106 In Kufra posseggono circa 300.000 palme e ricevono in doni e tributi solo in questa oasi a dir poco 20.000 talleri, almeno negli ultimi anni in cui passarono tante e così numerose carovane.
107 Qui il santo uomo mentiva evidentemente.
108 «Auds bi Allah men es-Scitan arrahim», una frase assai in voga.
109 Ma scia Allah kan u ma lam iscia lam ikun.
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Tripolitania
Viaggio da Tripoli all'oasi di Kufra
di Gerhard Rohlf
Editore Vallardi Milano 1913
pagine 310 |
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