A che dunque stupirsi se finora non è comparsa veruna appagante spiegazione del sonno, e di tutte le affezioni soporose, se perfettamente ignoriamo, come in un tratto manchi nei muscoli all’imperio della volontà soggetti la forza, per cui altre volte con tanta rapidità, e vehemenza si contraggono, se incomprensibili ci sono le singolari mutazioni, che succedono per diverse cause nella massa cerebrale, per cui ora in un tratto si affollono precipitosamente molte confuse idee, e si manifesta una loquacità, una veleità, che sorprende, ora tutti i segni di stupidità, d’imbecillità, e di perfetta inazione si scorgono? Qual meraviglia dico se i mentovati, e tant’altri non meno oscuri fenomeni giacquero finora coperti d’un impenetrabil velo: mentrechè or glandulare, or inorganizzata detta fu la sostanza cerebrale, ed infine al dir di taluni questa muta polpa ell’è creduta con così oscuro e sottile artifizio organizzata, che non sarà mai dato ad umano ingegno l’indovinare un arcano in così dense tenebre involto?
In fatti chi avrà ancora tant’ardire d’avanzare il passo in questo labirinto, dopo che con tanta naturalezza e magnificenza le più minute parti, che credettero riscontrare in questo viscere, vennero delineate dai Santorini, dagl’Haller, dai Vicq d’Azir, e dai Soemering, e dopo che con tutti i pazientissimi ed immensi lavori fatti sopra quest’organo dai più insigni anatomici non si è potuto dedurre la menoma conseguenza atta a tramandar il più piccol barlume, onde rischiarare le funzioni di alcune di queste parti, o le alterazioni morbose, a cui vanno soggette?
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