Da queste riflessioni scoraggito rimarrebbe chiunque, che non bene al fatto dei capricci della Natura non sapesse con che minute attenzioni, con quant’assiduità ed ingegnosi artifizj ama ella d’esser interrogata, ed ignorasse che dopo i più penosi lavori al momento che si dispera di giungere a penetrare i suoi profondi segreti, quando meno si pensa l’adito vi apre a contemplare, ciò, che di più bello e prodiggioso nasconde, vi svela le segrete molle, che fa agire nelle sue meravigliose operazioni, e largamente compensa la curiosa brama del paziente, ed indefesso indagatore.
Or dunque sebbene per i sorprendenti lavori de’ citati insigni anatomici poco o nulla stata sia sviluppata la struttura dell’Encefalo, anzi di leggieri si scorga, che finora non si è se non che esternamente e superficialmente contemplato quest’organo importantissimo, descrivendone le varie prominenze, le sinuosità da queste lasciate, senza internarsi nello svilupparne l’intima composizione forse più semplice di quello, che si sarebbe osato immaginare. Sebbene per lungo tempo nelle rarissime dissezioni, che ho avuto occasione di far sul medesimo abbia limitato le mie mire a proccurarmi la cognizione di quanto era stato osservato e descritto da così valenti anatomici; delle acquistate cognizioni essendo non ostante pochissimo soddisfatto, ho creduto di poter dedurre qualche cosa di più soddisfacente dalla variata struttura, che questo viscere offre nelle differenti classi d’animali, non meno che dalle sperienze che avrò luogo di riportare.
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Natura Encefalo
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