Esaminando i cordoncini menzionati nelle stelle ora per mezzo di semplici armature, ora con un piccol numero di dischi argento e zinco, mai ottenni contrazioni nei numerosi piedi della stella situati a due ordini longo ciaschedun raggio, sebbene siano i medesimi di grandissima mobilità forniti, ne punto si piegavano per questo i suoi raggi; il che m’indusse a credere, che i cordoncini tendinosi non erano destinati a far le funzioni di nervoso sistema.
Osservai in seguito, che tanto dai stimoli di differente natura, quanto dal fluido galvanico sommamente eccitabile era il sito intermedio ai tentacoli dell’animale, ed attentamente esaminando vi scopersi un cordoncino di color rossigno, toccando il quale colla massima facilità venivano messi in moto non solo i numerosi piedi, ma inoltre tutte le articolazioni del raggio stesso visibilmente si piegavano; e scopersi poco per volta, come da questi cordoncini viene circondata la bocca dello stomaco ossia il brevissimo esofago: Esportato questo cordone da un raggio i tentacoli non erano più soggetti a movimento veruno.
Non poco mi parve rinforzata la mia opinione dalla considerazione, che i cordoncini tendinei non si trovano in tutte le differenti specie di stelle e che recisi tuttavia continuano a muoversi a piacere dell’animale i numerosi suoi piedi.
Si vede facilmente nelle oloturie un cordoncino circondante l’esofago dello stesso colore di quello osservato nelle stelle, il quale poi manda diversi rami longo i muscoli longitudinali, e longo il tubo intestinale.
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Esportato
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