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      Fatta un’offesa in un’emisfero l’animale passeggiava, e correva continuamente in giro da un lato, e facendo consimile guasto all’altr’emisfero si mise a girare sul lato opposto; altre volte per guasti consimili l’animale correva senza veruna direzione, epperciò urtava in tutti i corpi, che se gli presentavano d’avanti, ed in fine secondo l’alterazione fatta osservai pure esser come per niente padrone delle sue estremità posteriori, ed aggirarsi sopra queste colle anteriori come sopra d’un perno.
      Una quantità di sperimenti ho fatto sopra capretti, agnelli, majali, daini, cani, gatti, e porchetti d’India coll’idea di vedere, quali risultati ne nascessero dall’offesa delle prominenze bigemine, e delle vicine parti dei talami ottici, ma ottenni raramente effetti costanti, cosa, che non farà meraviglia, se si riflette al particolar intreccio dei numerosi midollari filamenti, che in queste parti si riscontra (vedi fig. 2.): sicchè essendo estremamente difficile il conoscere quali fascetti di fibre si siano lacerate in tale operazioni, e quali recisi o guasti in tal altra, non si possono dedurre chiare, e distinte conseguenze, quando qualche dissomiglianza vi appare nei risultati. Di fatti in alcuni de’ suddetti più grossi animali ho osservato, che lacerare ora le prominenze bigemine, ora porzione dei talami ottici, si manifestavano dei fenomeni indicanti, che i muscoli dell’animale non si movevano secondo la direzione, che appariva ne’ suoi movimenti, ma bensì con un’incertezza irregolare non altrimenti, che in un ubriacco: quindi ora caminavano di lato, ora innalzavano i piedi più di quel, che era necessario, mentre che li strascinavano altra volta.


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Saggio sopra la vera struttura del cervello dell'uomo e degli animali e sopra le funzioni del sistema nervoso
di Luigi Rolando
pagine 78

   





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