Qual maggior evvidenza potrassi desiderare per stabilire, che il cervelletto è un’organo, la cui struttura è affatto consimile a quella dell’apparecchio del Volta? Qual maggior prova per dimostrare, che dal suddetto viscere si separa un fluido analogo a quello, che dallo stromento citato si sviluppa? Qual più retta conseguenza, se esportato guasto o distrutto il cervelletto cessa ogni influsso del fluido nerveo nei muscoli destinati alla locomozione? Dirò infine, se da tanto tempo da tutti ammessa, e riconosciuta fu la più grande analogia, e somiglianza tra il fluido nerveo, e l’elettrico: se non ostante avanti l’invenzione della colonna elettrica del Volta non fu possibile il penetrare, da quai organi si separasse questo attivissimo fluido, stanteche troppa dissomiglianza vi passava tra le communi, ed antiche machine elettriche, e gl’organi, nei quali si supponeva farsi la secrezione del medesimo; or che tant’apparati elettromotori di diverse sostanze composti si sono inventati, o trovati belli e formati dalla stessa natura, come sarà possibile il non riconoscere nel cervelletto un meccanismo ai citati affatto analogo?
Se offeso, distrutto od affatto esportato il cervelletto tanto ne’ quadrupedi, negl’ucelli, che nei rettili ne segue una paralisi ossia la mancanza di movimento nelle fibre muscolari dipendenti dalla facoltà locomotrice, dirassi forse, che ogni qualvolta per cause morbose simili fenomeni succedono nella machina animale dipender devono da qualche vizio del cervelletto?
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