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      Dunque negl’emisferi del cervello ha la sua principal sede la causa prossima del sonno, dell’imbecillità, del sopore, dell’apoplessia, della melancolia, e della mania non meno, che le operazioni, che alterate danno origine alle suddette morbose affezioni. Da vizio poi del cervelletto, del midollo oblongato, o di qualche nervo dipenderanno le diverse specie di paralisi, mentre che la causa dell’epilepsia, e di tutte le affezioni spasmodiche nascerà sempre da un irritazione fatta o trasportata all’origine di tutti i nervi, cioè al midollo oblongato o parti circonvicine.
     
      ARTICOLO SESTO.
     
      Dell’azione de’ nervi.
     
      Spiegazione delle proprietà, di cui godono di trasportare le ricevute impressioni dalle estremità periferiche al centro ossia comune sensorio, e di trasmettere il fluido eccitatore ad irritare, e metter in moto le fibre muscolari; modo d’agire del nervo intercostale, e de’ suoi ganglj.
     
      Avendo invano tentato i Fisiologi di spiegare le funzioni dei nervi per mezzo dei fluidi elettrico, e galvanico, ne potendo dar ragione dei due diversi modi, che esistono di trasmissione nervosa, supposto avevano alcuni l’esistenza di nervi destinati al moto, mentre altri servir dovevano a trasmettere le sole sensazioni: ma siccome l’anatomia non confirmò questa divisione, quindi non si credette quest’ipotesi atta a render ragione delle diverse, e contrarie trasmissioni nervose non mai abbastanza considerate.
      Tanto dalle citate sperienze, quanto dalla struttura della massa cerebrale convinto, che organi diversi erano destinati per metter in movimento i muscoli, e per produrre le sensazioni, e che era possibile distruggere una di queste facoltà intatta lasciando l’altra, dovetti conchiudere, che tanto le sensazioni ricevute dalle estremità periferiche dei nervi, quanto quelle prodotte negl’emisferi del cervello non venivano trasmesse per via d’un fluido, ma bensì d’un movimento, che con facilità si eccita nella fibra midollare: e che perciò le sensazioni indotte dagl’esterni oggetti sulle estremità periferiche dei nervi per mezzo della mobilità, di cui gode la fibra nervea, vengono propagate sino all’origine centrale dei nervi stessi, non altrimenti che si trasmette un movimento da qualunque sostanza di mobilità fornita; e che poi viceversa i nervi stessi comunicanti col cervelletto per la facoltà conduttrice, di cui gode la nervea polpa, possono trasmettere in contrario senso il fluido, che nel medesimo si separa, affinchè vadi ad irritare i muscoli, per i quali si distribuiscono i nervei conduttori.


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Saggio sopra la vera struttura del cervello dell'uomo e degli animali e sopra le funzioni del sistema nervoso
di Luigi Rolando
pagine 78

   





Fisiologi