Dedussi poi da questo, che i fenomeni del senso devono esser distinti da quelli del moto, come lo sono in certe circostanze morbose, in cui paralitico essendo uno o più membri conservano tutta la sua sensibilità, oppure perduta questa godono del moto, il che più raramente si osserva(5). Questo doppio modo di trasmissione nervosa dimostrato colle sperienze viene anche comprovato dall’osservazione pratica, nuova prova dell’utilità, che si ricava del riunire l’arte di sperimentare su i viventi animali a quella di osservare i fenomeni, che ci offrono le malattie, le quali con questo mezzo possono ricevere il più grande rischiaramento, ed una facile spiegazione. Appoggiano questa distinzione le belle sperienze dell’Arnemann, dalle quali risulta, che un nervo tagliato nuovamente riunendosi riacquista bensì dopo qualche tempo la facoltà di trasmettere il fluido eccitatore della fibra muscolare, ma non quella di tramandare le ricevute sensazioni. Avendo più volte ripetuto questo, e consimili altri sperimenti ho avuto luogo di verificare, che per lo più ricuperava il nervo l’attitudine a trasmettere il fluido motore, mentre in nessuna maniera tramandar poteva le avute sensazioni: ma osservai pure altre volte, che inetto rimanendo il nervo reciso al passaggio del principio, che induce la contrazione nella fibra muscolare, riacquistava la proprietà di trasportare al comune sensorio le ricevute impressioni.
Egli è più facile, che il nervo tagliato, e riunito ricuperi la facoltà di servire come semplice conduttore, esigendosi una men perfetta organizzazione a quest’uopo, mentre può esser indispensabile l’integrità della medesima per la trasmissione delle sensazioni.
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Arnemann
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