Di fatti leso l’organo, da cui si separa il fluido nerveo, che quindi per i nervei conduttori si porta a metter i muscoli in contrazione per niente sono disturbate le funzioni dei visceri, che dall’intercostale ramificazioni ricevono, facile riesce dunque il conchiudere, che il fluido nerveo non viene dal nervo suddetto ai diversi organi trasportato.
Alcuni Fisiologi già avanzarono, che l’utilità de’ ganglj si era di sotrarre all’imperioso pungolo della volontà i visceri tanto necessarj al mantenimento della vita, ma poi non poterono spiegare in qual modo, e con qual meccanismo venisse ciò eseguito dai ganglj menzionati, il che più facile a noi si è reso dopo l’aver così bene distinte le cause, da cui il senso, ed il moto dipendono. Pare adunque, che facilissima cosa sarà l’impedire attraverso i nervei conduttori il passaggio del fluido nerveo, se si ammette in ciaschedun ganglio l’esistenza di una sostanza coibente: nel mentre, che questa per niente impedirà la trasmissione del movimento nelle nervee fibre eccitato.
Non contento però del solo raziocinio tentai di confermare quest’opinione colle sperienze, al qual’effetto avendo separato il ganglio semilunare dal tessuto cellulare, da cui è involto, me ne sono servito per far parte d’un arco eccitatore, del quale un’estremo toccava il nervo crurale d’un’anatra, mentre l’altro veniva appoggiato ai muscoli della coscia forniti delle solite armature, ed ho osservato che minore contrazione succedeva, quando il ganglio faceva parte dell’arco eccitatore, e che movimenti vivissimi si manifestavano servendosi in sua vece di un pezzo di nervo, o di sostanza midollare di un quadrupede.
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